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Valorizzare la tradizione proiettandosi verso l’innovazione

Nel mondo la manifestazione più conosciuta che celebra l’arrivo della primavera è la Festa del Mandorlo in Fiore di Agrigento. Di fatto il mandorlo è il primo albero che sboccia, diventando così simbolo di rinnovamento e speranza. Non a caso, la tradizione vuole che si festeggi la rinascita in concomitanza della fioritura di questa pianta.Mandorlo fiorito ad AgrigentoL’evento agrigentino resiste da moltissimi anni e con il passare del tempo ha assunto costantemente maggiore importanza, richiamando visitatori da tutto il mondo e arricchendosi di spettacolari fiaccolate e varie attrazioni.
L’obiettivo è sempre quello di valorizzare lo sconfinato patrimonio della tradizione regionale ma rinnovandosi annualmente, così da organizzare una festa rivolta al futuro. Infatti, anche l’edizione 2018 sarà ricca di nuovi contenuti.

Eventi e obiettivi della manifestazione

Il Festival consiste in una competizione di gruppi folk, provenienti da vari continenti, che si esibiscono in canti e danze tradizionali. Gruppo folkloristico siciliano Mandorlo in Fiore

Quest’anno l’evento aprirà i battenti il 2 marzo con la suggestiva cerimonia dell’accoglienza dei Bambini del Mondo e lo spettacolo di apertura al Palacongressi. La conclusione sarà domenica 11 marzo con l’assegnazione del premio Tempio d’Oro ai vincitori.

La programmazione sarà fitta:

  • sfilate di carretti siciliani
  • appresentazioni dei complessi folkloristici
  • parate e marce
  • passeggiate e maratone
  • show cooking e flash mob
  • degustazioni e sagre
  • fiere e laboratori a tema
  • mostre e spettacoli
  • workshop e attività sociali
  • esibizioni di live music e dj set internazionali
  • appuntamenti culturali per grandi e piccini.

Il tema predominante rimane sempre la mandorla e, attraverso questo versatile alimento, si creano le basi per un incontro e riconoscimento di tradizioni ed esperienze millenarie attraverso la musica e il ballo.La formula è ormai collaudata: integrare momenti da vivere nel cuore del Parco e anche dell’antica Girgenti, godendo appieno tutti gli aspetti della città.

Sono confermati il logo dello scorso anno e gli appuntamenti clou della manifestazione, ma si perfezionerà la qualità dei partecipanti alla gara e l’agenda delle iniziative per richiamare l’attenzione delle nuove generazioni.

Cambiamenti e locations dell’evento

La novità assoluta di quest’anno è la riapertura del Palacongressi: la struttura di Villaggio Mosè ritornerà ad essere il luogo prediletto per gli spettacoli e le manifestazioni collaterali. Diventerà Il cuore pulsante degli scambi culturali internazionali, il centro attivo in cui la comunità si potrà incontrare e discutere (grazie alla realizzazione di molti laboratori sia per ragazzi che per adulti), insomma un vero e proprio villaggio globale.
L’edificio, come un “villaggio fiorito”, ospiterà le esibizioni dei gruppi, iniziative e serate di musica rivolte ai ragazzi.

L’organizzazione ha inoltre pensato a un’animazione territoriale con attrazioni nel centro cittadino. I luoghi simbolo di questa edizione saranno numerosi e vedranno come ogni anno:

  • il Tempio della Concordia
  • il Tempio di Giunone
  • Casa Sanfilippo, sede del Parco archeologico e paesaggistico della Valle
  • Piazza Stazione
  • Piazza Cavour
  • il Teatro della Posta Vecchia
  • la Chiesa di San Lorenzo
  • il Museo Civico di Agrigento ( ex Collegio dei Filippini)

Le testimonianze archeologiche, musicali e artistiche disegneranno un cammino di tolleranza e concordia, favorendo la solidarietà soprattutto tra i ragazzi e facendoli appassionare attraverso eventi a loro dedicati.

Tra i resti di quella che fu l’antica Akragas, lo spirito di gioia, pace e fratellanza che ha sempre trovato dimora durante i festeggiamenti della Sagra del Mandorlo in Fiore vuole essere, oggi, mezzo di aggregazione e di superamento di ogni barriera ideologica o razziale.
Non è un caso che l’appuntamento si ripeta da oltre mezzo secolo, continuando ad essere un punto di ritrovo tra i popoli della terra.

Per ulteriori informazioni sul programma e i concorsi visita il sito del consorzio: www.73mandorloinfiore.it. In questo modo sarai costantemente aggiornato sulle novità e tutte le attività che si svolgeranno al “Blossom Village” (Palacongressi).

Tamburello Folklore Sicilia

Origine e storia della sagra

La candida fioritura del mandorlo annuncia, da sempre in modo molto scenografico, il ritorno della  primavera, così da ispirare la fondazione di una manifestazione divenuta un’istituzione nell’affascinante palcoscenico naturale della Valle dei Templi.

La prima edizione si svolse nel 1934 a Naro, piccolo centro dell’agrigentino, da un’idea del Conte Dott. Alfonso Gaetani. Inizialmente si presentava come una sagra che permetteva di far conoscere i prodotti tipici siciliani della stagione, esaltare la rinascita agrigentina e regalare una giornata di gioia e spensieratezza a tutti i contadini della Valle del Paradiso (vallata sottostante il paese narese). In principio era una festa popolare, un rito agreste, che celebrava il mito di Proserpina ed era chiamata la “festa dell’annata nova”. Per le vie del paese sfilavano carretti colmi di fiori, donne agghindate con i costumi tradizionali, ballerini e musici di strada.Gruppo folkloristico siciliano Mandorlo in Fiore

Durante la giornata tutte le attività lavorative si fermavano e la location diventava incantevole, grazie al manto bianco dei fiori di mandorlo.

Nel 1953 l’evento si trasferì ad Agrigento dove avrebbe potuto avere una maggiore risonanza e mostrare lo splendido spettacolo all’intera provincia agrigentina. La città lo adottò molto volentieri e gli assegnò il nome “Sagra del Mandorlo in Fiore”.
Si favorirono, così, l’ampliamento degli orizzonti e l’incremento di gente appartenente a differenti razze e culture che, ballando al ritmo delle musiche popolari, allietavano gli ospiti di questo suggestivo scenario. Da allora annualmente si festeggia intorno al periodo compreso tra la fine di febbraio e le prime settimane di marzo Il lieto intrattenimento saltò negli anni della Seconda Guerra Mondiale e in occasione della frana del 1966 che colpì il centro storico di Agrigento.
Girgenti, centro geografico e storico del Mediterraneo, di fatto diventa anche il fulcro della concordia e della cultura delle nazioni.

Dal 1954, da semplice sagra, la manifestazione si è evoluta ospitando il Festival Internazionale del Folklore che ogni anno vede la partecipazione di numerosi gruppi folcloristici provenienti da ogni parte del mondo, messaggeri e promotori di libertà, pace, amicizia e fratellanza tra i popoli.
Negli ultimi anni, a riguardo, è stato inaugurato il Festival Internazionale dei Bambini del Mondo con compagnie composte da bimbi che cercano di diffondere questi valori e di far riflettere ancora di più sul tema dei diritti dei minori.Bambina siciliana folklore

Dal 2016 la manifestazione ha perso la storica denominazione di “sagra” a favore di “festa”. Questo termine concentra l’attenzione sui patrimoni immateriali sia della Valle dei Templi sia di Agrigento, così da poter avere una prospettiva di valorizzazione declinata in chiave internazionale.

Mitologia e simbolismo sul mandorlo e la sua fioritura

La Festa del Mandorlo in Fiore si basa sulla celebrazione del miracolo della vita che si rinnova (proprio quando sbocciano le gemme di questa pianta). Mentre altrove è ancora inverno, la Valle dei Templi si illumina di bianco e rosa tenue e accoglie la primavera.

La meravigliosa atmosfera si ricollega al mito della fioritura del mandorlo cantato da Omero che narra la sfortunata e commovente vicenda amorosa tra Acamante e Fillide, giovane principessa tracia.
Dopo la fine della guerra di Troia, combattuta anche dal giovane, la flotta ateniese fece poco a poco ritorno in patria. Fillide aspettò invano il ritorno del giovane amato e, temendo che fosse caduto fra le vittime della cruenta battaglia, morì di disperazione. La dea Atena, commossa per la sua drammatica fine, decise di trasformarla in un albero di mandorlo spoglio e sterile. Acamante, ritornato in Tracia, venne a conoscenza del tragico destino dell’amata e della sua metamorfosi. Abbracciando il nudo tronco pianse e le sue lacrime si trasformarono in una nube di candidi petali che cominciarono ad adornare i rami della pianta, rimanendo privi di foglie. Miracolosamente l’albero iniziò a coprirsi di fiori come se Fillide stesse ricambiando l’amorevole abbraccio ricevuto.

La fioritura precoce del mandorlo mostra chiaramente quanto la vita scorra velocemente, fino all’inevitabile invecchiamento. Le gemme sui suoi rami, in poco più di una settimana, mutano di tonalità (dal bianco rosato al candido) prima di cadere.Tale delicato avvenimento, ricco di significato, ha ispirato miti e leggende, promosso la nascita di tradizioni, diffuso un folklore che affonda le radici in tempi lontani proprio nell’area geografica in cui la pianta è diffusissima.
Fin dall’antichità il mandorlo è:

  • riverito in molte culture e religioni come simbolo di promessa;
  • celebrato nell’arte e nella letteratura perché messaggero di speranza e presagi positivi;
  • omaggiato in occasione di tradizionali feste di paese o matrimoni, in quanto augurio di eterna felicità.

Feste analoghe nel mondo

In Sicilia, all’arrivo del tepore primaverile, il panorama agrigentino si ammanta di un suggestivo velo di fiori bianchi leggermente profumati che ricoprono, come una coltre, l’antica Valle dei Templi e quella del Paradiso, oltre al soprastante paese di Naro.
Il ritorno della primavera, anche nel resto del globo, anima i paesaggi e invoglia le popolazioni a celebrare il rinnovamento e l’inizio di una stagione ricca di positività.

In Germania sono popolari numerose iniziative dirette a promuovere la pianta di mandorlo a scopo ornamentale e turistico. Nella regione della Renania-Palatinato il paesaggio diventa spettacolare, come una nuvola fiorita dal colore bianco-rosaceo. Qui è famosissima la Sagra dei Fiori di Mandorlo organizzata a ricorrenza annuale dal 1935, tra la metà di marzo e l’inizio di aprile lungo la turistica Strada del vino, la più antica del genere in terra teutonica. I visitatori passeggiano procedendo lungo il percorso educativo dedicato alla mandorla, gustando i tipici biscotti a forma di questo fiore decorato con glassa di zucchero rosa.Mandorlo in Fiore nel Mondo

Nel sud del Marocco, invece, lo spettacolo naturale della fioritura viene festeggiato ogni anno, nel mese di febbraio con il Festival del Fiore di Mandorlo. Musicisti, ballerini e cantautori allietano per l’occasione il villaggio di Tafraoute, famoso per la produzione di mandorle.

Mentre da prima del XVI secolo, nel periodo tra marzo e aprile, una folla di persone provvista di samovar e di manicaretti si reca nel nord dell’India per godersi l’incanto del famoso giardino storico Alcova di mandorle con i primi fiori sbocciati, dopo la scomparsa del gelo invernale. Fino agli anni ‘70 venivano organizzati eventi culturali e festival per dare il benvenuto alla fioritura del mandorlo e alla primavera con un tripudio di colori, canzoni popolari e tanta allegria. Un appuntamento annuale che riuniva i partecipanti senza alcuna barriera di casta, credo e religione e purtroppo si interruppe per vari anni, chiudendo l’area. Nel 2008 finalmente è stata riaperta questa attrazione turistica tanto amata, riportando agli antichi splendori tale patrimonio naturale dal glorioso passato.

Arte e tradizioni millenarie si fondono armoniosamente durante queste feste folkloristiche, più o meno conosciute a livello globale, tutte accomunate da messaggi di positività e buon auspicio.

Pertanto, il Festival del Mandorlo in Fiore, oltre ad essere l’emblema della storia e promozione del territorio siciliano, riveste una particolare valenza nel complesso contesto internazionale odierno. Non a caso le rappresentazioni e performance dei diversi gruppi mondiali, attraverso il loro messaggio di pace e concordia fra le nazioni, sono il simbolo più famoso e rappresentativo del folklore cosmopolita.
Anche quest’anno, infatti, non verranno tradite le aspettative: turisti, cittadini e curiosi avranno modo di apprezzare un evento completo in tutte le sue sfaccettature, tra innovazione e tradizione.

I visitatori di questa 73°edizione vivranno un’esperienza interessante, divertente e anche rilassante in quanto molte sono le agenzie di viaggio che si occuperanno di ogni dettaglio, così da poter godere del mandorlo senza alcun pensiero!
Prenotate subito il vostro viaggio, è un’occasione da non perdere!

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Da non perdere: TOUR “CIURI DI MENNULA”

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